Girovagando in terra di Puglia si scoprono storie ed esperienze che legano l’agricoltura alla vita quotidiana di chi guarda alla natura come luogo di rigenerazione e inclusione.
Uno di questi è “La Scuola del Contadino”, primo progetto a nascere nel sud Italia come scuola contadina gratuita che offre attività educative e occasioni formative per chi vive in condizioni di disagio e povertà educativa.
Parafrasando Don Tonino Bello, che il 25 novembre scorso Papa Francesco ha riconosciuto “venerabile” per le sue virtù eroiche, questo progetto ci invita a “sporcarci le mani, imbrattarsi il vestito, sperimentare l’inedito” mettendosi al servizio degli altri.
Tante le attività che guidano i ragazzi alla scoperta dell’agricoltura e della natura, dalla coltivazione degli orti stagionali, passando per la cura degli oliveti e la produzione di olio extra vergine di oliva.
Ma non solo terra, non solo coltivazione e amore per la natura, perché la “Scuola del Contadino” aiuta i piccoli amici a comprendere tutte le fasi di trasformazione dei prodotti agricoli, dalle dolci confetture alle prelibate conserve vegetali, cercando di condire il tutto con il racconto e la storia dei prodotti, cercando di migliorare il rapporto con sé stessi, gli altri compagni di viaggio e la natura che ci circonda.
In questo percorso formativo c’è spazio per laboratori di cucina, la creazione di prodotti rispettosi dell’ambiente e attenti al tema della sostenibilità ambientale e spreco alimentare, per stimolare l’attenzione alla centralità del cibo.
La “Scuola del Contadino” prende vita in una piccola masseria in agro di Gioia del Colle, dove i piccoli contadini di scuola primaria e secondaria con bisogni speciali e disturbi legati all’apprendimento scoprono i segreti della terra, grazie a questa bella iniziativa ideata dalla Cooperativa “Tracce Verdi”, in collaborazione con enti pubblici e una rete di cooperative sociali del territorio.
L’agricoltura diventa “social”, perché oltre a coltivare e trasformare i prodotti della terra si valorizza la socializzazione, il rapporto con gli altri e la scoperta dei propri talenti.
I ragazzi, al termine del percorso scolastico saranno ospitati in aziende agricole del territorio, per mettere in gioco le competenze acquisite cercando così di costruire anche un futuro lavoro nel campo dell’agricoltura.
Cuore pulsante della scuola è la cucina, utile per la produzione e trasformazione dei prodotti saranno poi destinati alla vendita in occasione di eventi e manifestazioni.
Tra le attività è previsto anche un percorso di analisi sensoriale, per apprezzare l’importanza dei sensi e poter raccontare e apprezzare al meglio ogni singola preparazione.
A loro spetterà anche l’ideazione e progettazione delle etichette alimentari che accompagneranno ogni prodotto, dove l’espressione artistica del racconto si unisce alla conoscenza delle regole per garantire una giusta informazione e sicurezza alimentare al consumatore.
Il progetto è guidato dalla Cooperativa “Tracce Verdi” presieduta dall’agronoma Cecilia Posca, e da forma concreta al concetto di agricoltura sociale, ovvero, azioni utili all’inserimento socio-lavorativo di soggetti con disabilità e svantaggiati, finalizzati all’educazione ambientale e alimentare.
Nasce in Puglia nel 2016 il “Forum Regionale di Agricoltura Sociale” che “mette insieme diverse realtà aziendali cooperative e associative per creare una rete al fine di sostenere e diffondere le buone pratiche dell’agricoltura sociale sul territorio”, così come ci racconta il dott. Fabrizio Guglielmi, Presidente del Forum regionale e che avremo modo di scoprire meglio nei prossimi viaggi.
Articolo pubblicato su “L’edicola del Sud” nella rubrica “Storie di un Fantagronomo” il giorno 15 dicembre 2021